Ritirarsi: forma riflessiva del verbo CRESCERE.
Ah la lingua italiana! Ogni volta è una sorpresa fantastica. Pensate a quante volte la stessa parola possa significare cose diverse.
È vero, talvolta tale cosa si realizza spostando un accento: àncora o ancòra. La prima, un sostantivo, indica lo strumento navale per fermare una nave, la seconda è un avverbio di tempo.
Altre volte, le parole, invece, se non stiamo attenti a posizionarle bene in una frase o se le usiamo in una frase sbagliata, significano proprio altro.
Una di queste è la forma riflessiva di RITIRARSI. Ritirarsi da cosa o da chi; ritirarsi dove… ma soprattutto: CHI si ritira?
Ritirare è un verbo che a seconda del contesto può significare: ritirarsi da una battaglia, ritirare i remi in barca, insomma acquista un senso di disfatta, di fallimento, di non riuscita, di scoraggiamento, di sconfitta. Ma se questo verbo lo usiamo come è stato usato Sabato e Domenica (15 e 16 dicembre) nella nostra Parrocchia e Oratorio, acquista un significato di Riflessione, di combattimento, di prendersi cura di noi stessi, di stare con Gesù e con la Comunità per fare cosa? Per Crescere.
Penso proprio che chi ha voluto in quei due giorni prendersi un po’ di tempo per RITIRARSI, sia un po’ CRESCIUTO.
Carissimi amici e amiche, se vogliamo crescere nella nostra vita spirituale dobbiamo avere il coraggio di RITIRARCI, perché chi non si ritira un po’ con il Signore SI Ritira nella vita.
Abbiamo bisogno di ri-prendere le forze a livello spirituale per affrontare i nostri piccoli o grandi combattimenti quotidiani senza RITIRARCI dalla lotta.
Carissimi, non aggiungo nient’altro, spero, come ho chiesto a chi ha vissuto questi due giorni, che altri TESTIMONI, TESTIMONINO quello che hanno vissuto e ENTUSIASMINO altri.
VI abbraccio con affetto don Max