Domenica 18 aprile, nel primo pomeriggio abbiamo potuto godere come salesiani cooperatori di una riflessione formativa presentataci da Don Enrico Lupano, già delegato sdb per i cooperatori della Provincia Piemonte-Val d’Aosta, attualmente incaricato per l’accoglienza a Valdocco.
Dopo un momento di preghiera, sull’onda di un meraviglioso canto, composto in obbedienza allo spirito di Don Bosco e inneggiante all’allegria, alla fantasia, alla scuola per la vita, Don Lupano ci ha condotti, in modo brillante e pervasivo sulla conoscenza di aspetti meno noti della personalità del nostro fondatore, aspetti orientati alla profonda interiorità.
Eravamo più di cinquanta ad ascoltarlo, sia pure su piattaforma Zoom, e il tempo è trascorso velocemente e proficuamente. Richiamando l’opportunità per tutti di rileggere “LE MEMORIE DELL’ORATORIO”, Don Enrico ha ricordato la sollecitudine di Don Bosco a “occuparsi di sé stesso “, non certo in termini egocentrici, ma per difendere la vocazione. Uomo pieno di talenti,
dalla straordinaria intelligenza, di cui era consapevole, voleva diventare francescano per studiare e meditare, protetto nella “ritiratezza” dei muri di un convento, perché temeva di diventare dissipato e vanaglorioso. Ed ecco che anche qui interviene il … sogno. “Tu cerchi la pace, ma qui la pace non troverai. Troverai la soluzione prendendoti cura del tuo cuore, buttati nella carità ed ergi i soli muri della castità e della purezza che costituiscono la cinta del tuo cuore “.
Con una dimestichezza non comune, il relatore ha confidato altri aspetti della personalità del Santo dei giovani. Così ci ha raccontato che Don Bosco non amava il rumore, e nelle occasioni importanti il suo desiderio è stato accolto dalle Circostanze, anche se percepiva che Il risanamento interiore avviene nel contatto con la realtà. L’approccio con il mondo dei carcerati ha prodotti in Lui le istanze del sistema preventivo. Sulla scia di queste “rivelazioni”, Don Enrico ci ha invitati ad accettare che DIO SI PRENDA CURA DI NOI. Come? Con la sua Parola, le persone che incontriamo, la presenza del divino in alcuni momenti della giornata, la lettura, la cura da riservare agli altri … anche agli SDB; con grande attenzione alla COMUNITA’, alla nostra Associazione, che, comunque ci custodiscono.
La dialettica quotidiana interiore- esteriore, pur nella necessità di promuovere esperienze risolutive, non deve mai farci confondere la piazza con il cuore.
A conclusione, il formatore, ha richiamato il salmo 1, 1-4,6
“Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita.
Beato l’uomo che non entra nel consiglio degli empi, non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte …
il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina.”
Letizia Daniele
( vice coordinatrice centro locale dei Salesiani Cooperatori,
referente locale per la comunicazione sociale)
A questo link la registrazione del momento formativo https://youtu.be/FelQAdGRzqE