Carissimi amiche e amici
Voi tutti conoscerete la teoria ipotizzata in una conferenza tenuta nel 1972 dal matematico e meteorologo statunitense Edward Lorenz “Può, il batter d’ali di una farfalla in Brasile, provocare un tornado in Texas?”: L’effetto Farfalla.
La conseguenza pratica dell’effetto farfalla ci dice che la concatenazione di cause e effetti, ci fa dire che un singolo avvio da parte di una cosa talmente piccola come può essere il battito di ali di una farfalla per l’appunto, può generare attraverso vari altre cause, effetti enormi come il formarsi di un tornado, che io proferisco ciclone, non sullo stesso posto ma in un altro luogo della terra.
Causa piccola, effetto grande.
205 anni fa in una casa, piccola, in una terra di nessuno, dove nemmeno esisteva un vero e proprio centro abitato, nasceva un piccolo uomo, figlio terzo di madre che presto diventò vedova e ancor più povera causa non solo della vedovanza ma anche della mancanza di mezzi e risorse agricolo tanto preziose a quel tempo. Famiglia povera: nonna invalida, tre figli di cui uno avuto “in prestito” dal matrimonio precedente del marito, ora deceduto e un terreno arido come la luna…
L’ultimo figlio di quella donna sono le ALI DELLA FARFALLA, che hanno tanto sbattuto da provocare nel tempo di allora e ancora oggi, scenari davvero ciclonici. Quel figlio che tutti abbiamo intuito e il suo batter di ali si chiama DON BOSCO.
Cari amici e amiche ma ci avete mai pensato se non ci quel “bambino” così sfortunato – secondo il pensiero odierno economico – si fosse arreso al suo stato di vita sociale? Ci avete mai pensato se quel ragazzo, non avesse avuto un sogno da realizzare, si fosse girato nel suo letto pensando che “ai sogni non dobbiamo prestar attenzione”? Ci avete pensato a quel giovane che emigrato in altra città, o meglio, andato a vivere in una città non si fosse messo a cercare lavoro e a studiare per darsi un futuro? Ci avete pensato se quell’uomo che sentì nel cuore una chiamata a farsi prete si fosse fatto come sentiva nel cuore “frate cappuccino” e si fosse ritirato in un convento? Ci avete pensato se quel giovane prete avesse accettato di fare il viceparroco e il precettore ad un bimbo di famiglia ricca di Torino? Ci avete pensato se avesse anche fatto qualcosa per i ragazzi più poveri e abbandonati di Torino, ma non si fosse spinto oltre e invece di arrivare in Patagonia, fosse rimasto in un terreno malsano come era Valdocco? Ci avete pensato se tutto quello che lui ha fatto lo avesse tenuto geloso per se come se fosse una sua virtù privata invece di un Dono avuto da Dio per i tanti giovani del mondo, e non lo avesse trasmesso ad altri giovani che come lui si entusiasmarono e trasmisero a loro volta, facendo nascere una congregazione e altre tante esperienze? Ci avete pensato?
Ecco vi invito a pensarci perché, io spesso ci penso. Se non ci fosse stato quell’uomo, io sarei forse un semplice prete di campagna (non sono molto di più adesso, ma sono un SALESIANO Prete). E a Vasto? Cosa sarebbe accaduto? Al posto di un cortile per giocare e stare insieme, avremmo altre villette vista mare; al posto di una “futura” formazione professionale, un condominio o una residenza – sempre utile, oggi poi – per anziani; al posto di una chiesa, un parcheggio utilissimo al nostro ospedale.
Ma questo è il minimo! Al posto di Gruppi e Associazioni per Giovani, avremmo avuto piccole esperienze sporadiche come talvolta avviene in altre parrocchie; al posto di un servizio ai più poveri…. sarebbero andati in altre parrocchie….
E noi adulti? Con tutti i nostri servizi e incarichi? Forse avremmo trovato posto in altre parrocchie; le famiglie avrebbero mandato i loro figli al catechismo ovunque e in altre associazioni….
Insomma quel batter di ali ha provocato un CICLONE anche qui a Vasto, piccola cittadina di 45.000 abitanti, grande come la parrocchia del “Don Bosco” a Roma.
Ringraziamo quel Batter di Ali di quel Prete che ama Dio, Maria e i Giovani se OGGI SIAMO QUI TUTTI NOI!
Con affetto don Max.
P.S. Ah quasi dimenticavo: TANTI AUGURI DON BOSCO OGGI E’ IL TUO COMPLEANNO. 205 anni e non sentirli ma che si fanno sentire come un CICLONE!