Per celebrare e condividere con la città di Vasto la festa del fondatore dei Salesiani, San Giovanni Bosco, sabato 1 Febbraio 2025 la comunità salesiana ha organizzato un incontro dal titolo Insieme in Casa Don Bosco, rivolto alle autorità civili e militari, ai rappresentanti del mondo imprenditoriale, scolastico e della stampa. L’evento ha concluso i festeggiamenti dedicati al Santo dei giovani, iniziati nella nostra Città di Vasto la scorsa Domenica con la Solenne Celebrazione Eucaristica a cui hanno partecipato centinaia di giovani e famiglie seguita da una mattinata di giochi ed il pranzo comunitario. L’altro importante appuntamento è stato quello di venerdì 31 gennaio, festa Liturgica di San Giovanni Bosco. La messa delle ore 19 è stata presieduta dall’Arcivescovo della Diocesi di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte, alla presenza di numerose autorità tra cui il Sindaco e Presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, gli assessori Della Gatta e Anna Bosco ed il consigliere provinciale Alessandro La Verghetta. “Che bello gioire attorno alla figura di San Giovanni Bosco, il nostro Santo dell’allegria!”, ha detto il Vescovo aprendo la Celebrazione davanti ai numerosi giovani presenti in Chiesa, “Lasciatevi trasportare dall’Amore coinvolgente del Signore che si è manifestato e ancora oggi si manifesta grazie allo spirito di don Bosco e dei Salesiani che lo rappresentano vivente in tutto il mondo e nella nostra Città”.
La mattinata del 1 Febbraio, è stato inaugurata invece dal direttore don Alvaro Forcellini, che con parole cariche di significato ha sottolineato il valore della comunità e dell’impegno salesiano per i giovani: “Quando si entra in una casa salesiana, fin da subito si comprende che il lavoro svolto è interamente dedicato ai giovani. Il nostro obiettivo oggi è parlare di ciò che possiamo fare per loro e per il nostro territorio”. La moderatrice, Emanuela Pedone, ha poi preso la parola con un’introduzione sentita e appassionata: “Per me è come raccontarvi della mia seconda casa.”
L’emozione era palpabile anche nelle parole del Sindaco di Vasto, Francesco Menna, che ha espresso la sua gioia per la riapertura del Centro di Formazione Professionale avvenuta nel 2024: “Una scuola che riapre nella logica di Don Bosco, basata sulla prevenzione e sull’inclusione dei giovani più fragili”. Il consigliere regionale Francesco Prospero ha aggiunto: “L’educazione è cosa di cuore, e solo Dio ne ha la chiave, diceva San Giovanni Bosco. Crediamo nell’importanza di questo istituto e lavoreremo per potenziarlo”.
Presenti all’evento anche Alessandro D’Elisa, Assessore del Comune di Vasto, Sabrina Bocchino e Pietro Smargiassi, che hanno collaborato attivamente in occasione della riapertura del Centro di Formazione Professionale avvenuta nel 2024.
Un momento cruciale è stato l’intervento di Gioacchino Passafari, salesiano Direttore del CFP, che ha ripercorso il lungo iter della riapertura, evidenziando gli ostacoli superati e le prospettive future. “Abbiamo riaperto il 30 gennaio, dopo più di un decennio. La città attendeva con ansia questo momento, e abbiamo già attivato corsi in logistica, meccanica ed elettricista. Tuttavia, la formazione professionale deve diventare una prima scelta per i ragazzi, non un ripiego. Fondamentale deve essere l’impegno da parte delle Istituzioni affinchè ci siano dei fondi strutturali per la formazione professionale in Abruzzo”.
Don Massimiliano Dragani ha parlato con passione del ruolo dell’Oratorio come luogo di crescita e servizio: “Abbiamo centinaia di volontari, giovani e adulti, che donano il loro tempo gratuitamente. Il servizio non è un valore fine a se stesso, ma un percorso di vita”. Ha poi evidenziato la necessità di una maggiore educazione culturale al volontariato: “Oggi più che mai dobbiamo rieducare le nuove generazioni al servizio. Importante anche lavorare in sinergia con tutte le istituzioni per l’apertura di un centro di ascolto per i giovani che sempre più sono soli”. L’Assessore Anna Bosco, presente all’evento, ha accolto con favore la proposta di uno sportello di ascolto per i giovani, sottolineando la disponibilità dei servizi sociali a collaborare: “Ci sono le risorse, possiamo lavorare insieme!”.
L’evento si è concluso con un tavolo di confronto tra i presenti, volto a discutere nuove iniziative per rafforzare il ruolo della comunità salesiana nel territorio. Tra gli imprenditori presenti hanno preso la parola Gaetano Crisci, che ha detto: “I giovani oggi hanno bisogno di un faro che li illumini verso un loro cammino perché di fatto non sanno manco loro cosa vogliono fare”.
Altro imprenditore e professore del Centro Professionale che ha preso la parola è stato Nicolas Rossi: “Ci sono figure professionali che mancano. Sono ragazzi che vogliono spendersi in altro modo. I ragazzi che frequentano il CFP non sono ragazzi cattivi, ma sono ragazzi che hanno intelligenza pratica, l’intelligenza nelle mani”.
Emanuela Pedone ha chiuso l’incontro con un messaggio forte e ispiratore: “Recuperare il senso di comunità è fondamentale per il futuro dei nostri ragazzi.”
Insieme in Casa Don Bosco, non è stato solo un momento di celebrazione, ma un’occasione per guardare avanti con speranza e determinazione, confermando che l’eredità di Don Bosco continua a vivere e a crescere per il bene dei giovani e della città e di tutto il territorio.