Il catechismo non è una scuola, ma esperienza di #FEDE e di #CASA
Iscrivere i figli a catechismo è assumersi un bell’impegno, quello di “accompagnarli” in un cammino. Per cominciare, prenderli all’uscita da scuola e portarli a catechismo nel giorno e nell’ora fissati, magari con l’aiuto dei nonni o di qualche famigliare. È già molto! Fedeltà e puntualità a questo appuntamento settimanale, infatti, sono un bel segno di serietà. Occorre però anche che i genitori apprezzino quello che i figli faranno a catechismo, che lo valorizzino parlandone a casa, che lo rendano credibile, prima di tutto con l’esempio.
I bambini hanno bisogno di essere accompagnati, non solo portati. Hanno bisogno di vedere, di toccare con mano, che anche papà e mamma – in qualche modo – ci credono.
Anzitutto volendosi bene e volendo il bene dei figli, ma anche con qualche gesto esplicitamente cristiano: una preghiera detta insieme, prima dei pasti o alla sera; una visita a Gesù, in chiesa; la partecipazione alla Santa Messa della domenica…
Obiettivo del catechismo è l’inserimento nella Comunità per vivere la fede!
“LA MIA DELIZIA ERA FARE IL CATECHISMO AI FANCIULLI, TRATTENERMI CON LORO, PARLARE CON LORO”