La campane tacciono, l’altare più grande disadorno, il tabernacolo è vuoto,
con la porticina aperta.
“Non vi è un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”
In questa Settimana Santa, diversa dalle altre, il Giovedì Santo si adora comunque il Santissimo nell’Altare della Reposizione.
I nostri bambini 7/8, obbligati a restare a casa dal Coronavirus, non si sono fermati davanti a nulla e su indicazione di noi Educatori hanno realizzato degli altarini in casa propria.
Ma cos’è l’Altare della Reposizione?
L’Altare della Reposizione, è il luogo in cui viene riposta e conservata l’Eucaristia dal termine della Messa in Coena Domini del Giovedì Santo fino alla Celebrazione della Passione del Signore del Venerdì Santo. Le Sacre Specie vengono così riposte per essere adorate fino alla mezzanotte e per distribuire la Santa Comunione nella Celebrazione della Passione del giorno seguente. È tradizione che nelle chiese gli altari della reposizione siano addobbati in modo solenne, con composizioni floreali o altri simboli, in omaggio all’Eucaristia e per invitare i fedeli all’adorazione.
Ma la storia cosa ci dice? Considerando che il Venerdì Santo non si consacrava, era necessario conservare l’Eucarestia il Giovedì Santo per la Comunione del giorno seguente. Anticamente le Ostie avanzate al termine della messa del Giovedì venivano conservate in un cofanetto e depositate in sacrestia. Il giorno seguente il cofanetto veniva presentato al pontefice, le venerava per qualche istante e poi venivano portate in presbiterio per essere deposte nel calice del vino consacrato. È tra il XIII e XV secolo, con lo sviluppo del Santissimo Sacramento, venne deciso di riporre le Ostie che rimanevano dal Giovedì Santo in un tabernacolo provvisorio.
Ma adesso? Dopo aver recitato l’orazione finale, il sacerdote, in ginocchio incensa il Santissimo e indossa il velo omerale con cui lo copre. Si forma una processione, attraversando la chiesa, che accompagna il santissimo al luogo della reposizione. Giunto al luogo, il sacerdote depone e incensa il Santissimo e si ferma alcuni instanti in silenzio.
I fedeli sono invitati a dedicare un po’ di tempo all’adorazione davanti al Santissimo Sacramento. L’Altare della Reposizione rimane allestito fino al pomeriggio del Venerdì Santo, quando, durante la celebrazione della Passione del Signore, l’Eucaristia è portata sull’Altare principale, dove si celebra la Passione del Signore, per essere distribuita ai fedeli.
Perché abbiamo scelto l’altare della reposizione?
I nostri bimbi di 3° elementare, avrebbero dovuto accostarsi per la prima volta a Gesu’, con la Riconciliazione o Confessione. Purtroppo la loro preparazione è stata molto “scolastica”nell’ultimo periodo; proponendo la costruzione di “Altarini casalinghi”, abbiamo cercato di trasmettere loro l’importanza di avere un colloquio diretto con l’Altissimo, che specialmente in questo periodo può essere anche per loro (non solo per noi adulti) fonte di sfogo e di rinvigorimento per l’anima. La “costruzione” dell’Altarino, è stato il nostro modo per condurli in un mondo di preghiera e narrazione, aiutati anche da video sulla passione di Gesu’, che li avvicinasse sempre di piu’ a Dio.
La storia di Gesù narrata (l’acclamazione a Gerusalemme, l’ultima cena, il tradimento, la crocifissione e la resurrezione), sono servite a far approfondire ciò che non abbiamo avuto modo di fare di persona.
Nella nostra idea, la creazione dell’Altare è stato il modo per concentrare la loro attenzione su qualcosa di positivo e creare le basi per un legame indissolubile col Signore con momenti di preghiera casalinga …
Ognuno di loro, ha reinventato il Mistero della Resurrezione secondo il proprio carattere e sentimento, permettendo a tutti noi, che ammiriamo i loro lavori, di fermarci su ognuno di essi e fare i tradizionali “sepolcri” senza uscire da casa …
Cogliamo l’occasione per ringraziare i genitori, che ci stanno supportando in questo periodo molto particolare, e che al tempo stesso spronano i loro bambini all’attenzione e alla condivisione.