Don Bosco, Memorie Biografiche libro X, pag. 1092.
63. L’offerta della propria libertà nell’obbedienza, lo spirito di povertà evangelica e l’amore fatto dono nella castità fanno del salesiano un segno della forza della risurrezione.
67. Il salesiano è chiamato ad obbedire con spirito libero e responsabile, impegnando le sue «forze di intelligenza e di volontà, i doni di natura e di grazia».
69. Ognuno mette capacità e doni al servizio della missione comune. Il superiore, aiutato dalla comunità, ha una speciale responsabilità nel discernere questi doni, nel favorirne lo sviluppo e il retto esercizio. Se le necessità concrete della carità e dell’apostolato esigono il sacrificio di desideri e progetti in sé legittimi, il confratello accetta con fede ciò che l’obbedienza gli chiede.
Dalle Costituzioni Salesiane
Oggetto: Nuove nomine in ICC Ispettoriali
Carissimi confratelli,
carissimi giovani,
carissimi laici corresponsabili,
carissimi componenti della Famiglia Salesiana,
Approfitto anche per comunicare che Don Emanuele De Maria – diventando Delegato PG – consegna il testimone di responsabile per l’Animazione Vocazionale e Missionaria a Don Alessio Massimi; auguriamo a Don Alessio che incominciano questo nuovo servizio di animazione.
Con affetto in Don Bosco
Roma, 10 luglio 2018
Don Leonardo Mancini, Ispettore Salesiano
Eh si, carissimi amici e amiche, parrocchiani e soprattutto voi ragazzi e giovani. Ciò che tanto temevamo o almeno sospettavamo – anche se ormai lo sappiamo che i salesiani vivono con le valigie sotto il letto – si è avverato: Don Alessio, lascia l’oratorio, la casa salesiana di Vasto perché l’obbedienza lo chiama a Roma… No, non a fare il Papa, anche se glielo possiamo sempre augurare, ma a fare comunque qualcosa di importante. L’obbedienza lo chiama a ricoprire un compito bello e impegnativo per tutta l’Ispettoria Salesiana Centrale: Responsabile per l’Animazione Vocazionale e Missionaria.
È un compito importante, e per quel compito importante occorreva una persona disponibile e capace come lo è il nostro Don Alessio.
Caro Don Alessio, qui tutti siamo tristi certamente per la tua partenza: i salesiani, i giovani, i ragazzi, i tanti adulti di associazioni e non che hai avvicinato e curato. Certo una lacrima vedrai sul volto di tante persone: ma è giusto così, chi ha amato come hai fatto tu, è giusto che sia ricambiato nell’amore e l’amore si manifesta con gesti altrimenti è solo un “bla bla bla”.
Caro Don Alessio grazie per tutto il tuo impegno pastorale donato ai giovani di ogni età. Grazie per la tua presenza assidua in cortile, nei gruppi di formazione. Grazie per tutto quello che hai fatto perché l’oratorio fosse un luogo di accoglienza per tutti: formazione, attività, presenza. Grazie per la tua instancabile attività in mezzo ai giovani, talvolta anche a discapito della tua salute. Grazie per la tua disponibilità anche in parrocchia… e grazie ancora per il tuo affetto sempre forte e attento verso ogni giovane e adulto.
Cosa dirti invece per la nuova obbedienza? Quello che dice il titolo: “Dio benedice l’obbediente. Lo consola nei lavori della vita” (Don Bosco). Si! Dio ti benedirà in questa tua nuova missione. E ti darà capacità e genio per portarla avanti. Ricordati che Dio non sceglie i capaci, ma rende capaci chi sceglie. E Lui ti ha scelto.
Buon cammino carissimo don Alessio e ricordati di pregare per noi come noi pregheremo per te.
I Giovani, gli Adulti
i Salesiani