Carissimi amici, anche sabato 26 maggio è trascorso nella mattinata nel lavoro, volontario di molti di voi per rendere gli ambienti dell’istituto salesiano accoglienti alle tante necessità dei ragazzi: oratorio e centro professionale. Non voglio annoiarvi con tante parole – visto che ultimamente vi ho subissato di parole – ma voglio prendere dalle costituzioni salesiane, quello che penso sia il corretto agire da parte di tutta la comunità. Le nostre Costituzioni all’articolo 49 dicono “ Vivere e lavorare insieme è per noi salesiani una esigenza fondamentale e una via sicura per realizzare la nostra vocazione”.
Poche precisazioni utili sia su quello che abbiamo vissuto ma anche per il nostro essere Chiesa (comunità) che vive un Carisma (salesianità).
VIVERE: vuol dire non “sopravvivere” come ci direbbe Piergiorgio Frassati, ma essere persone che non si domandano ancora “chi sono” ma si domandano “per chi sono”, “per chi vivo, cioè se vivo solo per me o vivo per gli altri. È il concetto del “dare la vita”.
LAVORARE: questo verbo ha in se il senso originario e divino del “Creare” e divinissimo del “ricreare”. Lavorare non è mutare la natura o le cose ma essere “creativi”, usare la fantasia, poiché la “Carità ha fantasia all’infinito” direbbe San Vincenzo de Paoli.
INSIEME: “chi fa da se fa per tre”, ma questo vale per gente, permettetemi un po’ l’ironia, abituata ad andare in solitaria. “Abituata” cioè non è una caratteristica della persona, ma altre persone l’hanno abituata a fare da sola. Cristo invece ci ha abituati a vivere, fare le cose “insieme2, già nel suo inizio missionario si è “unito” e non “contorniato” di amici. Abituiamoci a stare insieme.
SALESIANI: aggettivo molto appetitoso, che a molti di noi piace gustare. Scusate questa inserzione culinaria, ma tutti ben sappiamo che le parole “Don Bosco” “salesiano” sono oggetto di indiscriminato accaparramento talvolta anche per i propri fini, per avvalorare le nostre posizioni o le nostre idee. Salesiano invece ci ricorda l’atteggiamento che dovremmo avere tutti, io compreso, verso gli altri: tenerezza, accoglienza, umiltà, evangelizzazione… e tante altre cose che fanno riferimento a San Francesco di Sales e don Bosco.
VOCAZIONE: tutti siamo chiamati a lavorare nella vigna del Signore, ognuno secondo la chiamata di Dio e non secondo i propri progetti. Ma tutti siamo chiamati. E per noi che viviamo insieme in questo luogo che certamente benedetto da Dio per la presenza di tanti ragazzi e adulti, ancor più dobbiamo vivere bene questa chiamata di Dio nel nostro cuore.
…ecco volevo essere breve e ringraziare e basta e invece. Comunque grazie ancora a tutti voi per il bene che volete e fate per la nostra opera salesiana.
Con affetto don Max