Nei giorni 9 e 10 marzo, presso la Casa di Esercizi Spirituali “Madonna di Loreto” si è svolto un incontro formativo che ha coinvolto Salesiani Cooperatori provenienti da tutta la Provincia Adriatica. I contenuti e le riflessioni sono stati guidati da don Stefano Pastorino, Delegato dei Salesiani Cooperatori per la Regione Italia, Malta, Medioriente. Elevato il numero dei partecipanti, provenienti da tutti i Centri della Regione Adriatica. Il nostro Centro ha partecipato con un bel gruppo di aderenti.
La giornata ha avuto inizio con l’invocazione dello Spirito Santo, indi Giuly Lattanzi, la coordinatrice provinciale ha aperto i lavori ringraziando i convenuti per la generosa adesione. Il delegato provinciale, don Wieslav Dec, con sapiente ironia, ha introdotto la complessità del tema da trattare. Anche Italo Canaletti, Consigliere mondiale, ha offerto il suo saluto, senza trascurare di ricordare don Nazareno Centioni, saggia e affettuosa guida dei cooperatori, recentemente passato a miglior vita.
Don Stefano Pastorino ha preso la parola ricordando il compimento del 150° anno dalla fondazione dell’associazione che cade ne 2026 e ha proposto le parole chiave per vivere l’attesa: RICORDARE-RILANCIARE-RINNOVARE. Utile sussidio di accompagnamento resta il Progetto di vita apostolica, che va accolto con la riconoscenza di chi riceve un dono prezioso: il libro della vita da tenere sul comodino.
Il Sogno, la Promessa e il Futuro sono stati illustrati esaminando le valenze della PROFEZIA, presentata attraverso le suggestioni dell’Antico, del Nuovo Testamento e del carisma di Don Bosco. La vera profezia nasce da Dio, dall’amicizia con Lui, dall’ascolto della Sua Parola, nelle diverse circostanze della storia. Il Profeta sente ardere nel cuore la passione per la santità di Dio. I cooperatori devono ricordarsi la persona o la circostanza che ha offerto loro La Promessa. Perché è stata fatta? Occorre scuotersi dal languore e sentire tutta la tensione ideale legata alla Missione, “Io sono una Missione per questo mi trovo al mondo”.
Il relatore ha invitato ad essere arditi: occorre essere santi perché Egli è Santo. La nostra debolezza sarà colmata dalla forza dello Spirito Santo. Occorre essere la bocca di Dio. Come Geremia, diciamo che non sappiamo parlare, ma lo Spirito ci farà alzare, ascoltare e annunciare. Nel Vangelo occorre saper rintracciare la profezia della fraternità e della comunità, in questi contesti trovare l’ardore e la competenza per diffondere la fede. Essere profeti significa anche ESSERE TESTIMONI. Proclamare con gioia il Vangelo, perché Gesù resterà con noi fino alla fine del Mondo.
In sintesi, la PROFEZIA NELLA FAMIGLIA SALESIANA si deve vivere comunicando fraternità, creando fraternità e impegnandosi nella missione, diventando servi dei giovani, sotto l’egida della Provvidenza. Don Stefano ha concluso la sua appassionata, cogente e incisiva relazione, con alcuni consigli semplici, a corredo della forza da profeti insita nella volontà di essere COOPERATORI DI DIO.
Eccoli: Leggere ogni sera un articolo del PVA; leggere le vite dei santi; aggiungere alla Messa della domenica almeno un’altra Messa alla settimana; pregare spesso; lasciare sempre qualcosa di bello di noi agli altri.
Letizia Daniele