2 settembre, Pellegrinaggio mariano nel Molise.
È stata davvero costruttiva la giornata trascorsa il 2 settembre a Castelpetroso e a Santa Maria del Canneto, l’evento ha visto la partecipazione di un alto numero di Salesiani Cooperatori.
Di buon mattino, siamo partiti per Castelpetroso; già in lontananza, la basilica è apparsa in tutta la sua magnificenza; in stile gotico, ha conferito ulteriore eleganza a una zona, ammantata di un verde meraviglioso, con prospettive paesaggistiche mozzafiato. Il tempo sereno ha incorniciato e dato smalto a tanta bellezza. Don Francesco Labarile, intervenuto per noi, ha riempito di contenuti spirituali, pedagogici e affettivi tutto il tempo trascorso a Castelpetroso. Dopo aver fatto notare la “presenza” di Don Bosco in questo bel contesto, ci ha proposto di percorrere la “Via Matris”, che evidenzia, con il linguaggio dell’arte gli immensi dolori vissuti dalla Mamma di Gesù. Ci siamo incamminati per un’erta salita, includente discrete difficolta, con atteggiamento ignaro ma disponibile. La vista delle magnifiche statue riproducenti, con costanza, Maria e Gesù, ma anche altri personaggi, tra cui Giuseppe, Simeone, Giovanni, ha dissolto ogni fatica. Don Francesco, con richiami puntuali al Vangelo, ha coinvolto tutti nell’osservare e dare significato agli sguardi di ogni personaggio.
Un pensiero grato va rivolto al coordinatore del Consiglio locale, Pietro Di Bello, che, oltre ad aver fornito bastoni di appoggio ai meno vivaci nel cammino, ha chiuso la fila, controllando la sicurezza di tutti. In questa ammirevole opera è stato coadiuvato dal nostro amministratore, Ercole D’Ugo, medico, che ha vigilato sulle prestazioni atletiche di tutti.
A metà giornata, siamo partiti per Santa Maria del Canneto. Data l’ora, abbiamo invaso l’area pic-nic per consumare il pasto al sacco. Sotto alberi secolari abbiamo goduto di un fresco” hermoso”.
Il rettore della comunità religiosa, con generosità e sapienza ha offerto un bel quadro storico-artistico del santuario. Il complesso è antichissimo, risalente addirittura ai primordi del cristianesimo. Per diversi secoli è stato custodito dai domenicani, ma poi ha subito diverse fasi di abbandono, durante le quali il fiume Trigno, in occasione di straripamento, ha determinato notevole degrado. Un coraggioso sacerdote di Roccavivara, don Duilio Lemme, nei primi decenni del ‘900, ha ricomposto ogni cosa, ed è ciò che possiamo ammirare oggi. Lo sguardo più ammirato non può che rivolgersi al magnifico ambone- pulpito, del 1223, che è annoverato tra le opere d’arte notevoli a livello europeo.
La giornata è risultata vincente grazie alla bellezza dei luoghi, alle sapienti sollecitazioni per la spiritualità e al nuovo afflato che ha circolato tra i numerosi Salesiani Cooperatori. Un grazie anche alle suore che ci hanno accolti con semplicità e dolcezza.
Che dire della cooperatrice Natalia? Un torrente limpido e affettuoso, che ha attraversato ogni cosa !
Abbiamo deciso di organizzare questo evento per ritrovarci, per rinforzare la relazione, l’amicizia e la condivisione, tanto da iniziare il nuovo Anno Pastorale con progetti significativi (e lievitanti), che siano di supporto al grave impegno dei nostri Sacerdoti di Don Bosco e che soprattutto ci diano la linfa e lo sprone per essere dei buoni Cooperatori di Dio.
Letizia Daniele