È la domanda che tutti noi dovremmo porci:
Dove ci vediamo proiettati? Qual è il mio futuro? Ma soprattutto dove mi trovo adesso?
Sabato 4 Gennaio noi Giovanissimi dell’Azione Cattolica, insieme a 3 Animatori dell’ADS, al nostro Don Max e agli altri ragazzi della Diocesi di Chieti-Vasto, abbiamo partecipato a Fossacesia all’ASSEMBLEA DIOCESANA DEI GIOVANI, incontro organizzato dalla Pastorale Giovanile. Questo incontro, voluto fortemente dall’Arcivescovo Bruno Forte, ha avuto come tema la Vocazione: Vocazione al Sacerdozio, Vocazione al Matrimonio e Vocazione al Servizio.
Dopo un momento iniziale di saluto e preghiera con il Vescovo e i tanti Sacerdoti della diocesi, abbiamo iniziato ad ascoltare le varie testimonianze.
La prima testimonianza ci è stata raccontata da tre Sacerdoti che ci hanno parlato della loro vocazione al Sacerdozio e di come il Signore si è presentato ed è entrato a far parte a pieno della loro vita, e lo hanno fatto attraverso la musica e la preghiera. Infatti ci hanno raccontato di come alcune canzoni religiose (Se avessi mai commesso, Come Tu mi vuoi, Sei il mio rifugio, Beati voi) li hanno portati dove sono ora, cioè a consegnare la propria vita nelle mani del Signore.
La seconda testimonianza è stata quella di una giovane coppia di sposi. Ci hanno raccontato la loro vita matrimoniale e hanno trattato della vocazione al matrimonio, anch’essa vocazione importante che porta a condividere la vita con la persona amata. Una parte del loro discorso ha paragonato il matrimonio ad un portone che si chiude. Infatti, il Matrimonio può sembrare come un portone che si chiude visto che ti doni solo alla tua sposa/o per il resto della tua vita, e questa cosa può far paura, ma loro sono riusciti a trasmettercela come una cosa bella.
La terza testimonianza è stata di una coppia di sposi che ultimamente ha festeggiato il 50esimo anno di Matrimonio. I due ci hanno parlato di come è stata la loro vita, in questi 50 anni di matrimonio, e della loro vita normale, quotidiana, concreta, VERA.
La quarta testimonianza è stata quella dei nostri Ciro e Giupy, i quali ci hanno parlato della loro vocazione all’Animare. La loro testimonianza è iniziata con un gioco, semplice breve e divertente. Facendoci passare un filo attraverso le felpe di ognuno di noi che alla fine univa tutti, hanno voluto farci capire che aiutare la persona che si ha affianco ed essere, in qualche modo, legati tutti insieme da questo filo che ci scorreva dentro, è un po’ quello che si dovrebbe provare quando facciamo SERVIZIO, e per loro è stato così. Nella loro testimonianza hanno raccontato del loro essere ANIMATORI e ci hanno fatto pensare, lasciandoci due domande: Cosa vuol dire essere ANIMATORE? Cosa vuol dire ANIMARE?
Una frase penso abbia colpito tutti sia questa: ESSERE ANIMATORE VUOL DIRE DARE L’ANIMA!!
E una di quelle dette da Giupy è sicuramente da ricordare: “IO NON POSSO DIRE CHE FACCIO L’ANIMATORE, MA IO DICO: IO SONO ANIMATORE!!
Infine, la quinta e ultima testimonianza è stata quella di una Clarissa, che si trova in un convento in Umbria. Lei, in un video (dato l’impossibilità della sua presenza fisica), ci ha raccontato com’è diventata tale e com’è questa nuova vita in cui si trova.
Dopo queste 5 testimonianze si sono svolti altri quattro momenti.
Il primo è stata l’Adorazione Eucaristica.
Il secondo è stato “CONTEMPLA” dove ci siamo fermati per riflettere e pregare.
Il terzo è stato quello dell’ASCOLTO, durante il quale abbiamo ascoltato la parola di Dio e la testimonianza di un seminarista e il quarto e ultimo momento è stato denominato “PARTI”, ed è stato il momento finale.
Possiamo dire che quest’incontro ci è stato molto utile, perché per queste quattro ore abbiamo svolto tutti insieme un millimetro in più verso il Signore.
Tutti noi ragazzi Giovanissimi di Azione Cattolica della Parrocchia San Giovanni Bosco, ringraziamo di cuore l’Arcivescovo e la Pastorale Giovanile della nostra diocesi, per l’invito che ci è stato posto.
Al prossimo incontro…!!!!
Danilo D’Adamo, Educatore AC San Giovanni Bosco