2589; 31; 300 ca; 50 ca., 3500 ca, 20 e più; … il parroco sta dando i numeri! Che il Parroco stia dando i numeri, non è un segreto, ma quelli appena elencati aggiunti ad altri numeri di cui vi parlo non sono i miei “fuori di testa” , ma il risultato di quello che è avvenuto Domenica 8 dicembre 2019; festa dell’Immacolata e dell’Oratorio.
2. 589 sono i kg ai quali vanno aggiunti altri Kg arrivati spicciolati in settimana, di generi alimentari donati dai parrocchiani e raccolti dai nostri ragazzi.
31 sono gli Euro che sono stati devoluti sempre in aiuto dei poveri.
300 ca. sono i ragazzi coinvolti in questa raccolta generosa di carità.
50 ca. sono stati gli adulti (Catechisti, Educatori, Animatori, Capi Scout, Allenatori, Genitori e Gruppo Diaconia) coinvolti nell’accompagnare i ragazzi per le strade e case della Parrocchia.
3.500 ca. i parrocchiani che a vario titolo, e in vario numero, hanno contribuito alla carità verso i poveri con i generi alimentari.
20 e più le famiglie povere della parrocchia e oltre che la nostra Casa Salesiana aiuta.
A questi numeri aggiungo ancora numeri:
1 gentilezza (tra le tante): in un condominio i ragazzi sono stati accolti non solo con i pacchi pieni di viveri ma anche con una colazione preparata per loro dai condomini. Grazie
1 scopa e 1 paletta; 8 pettorine, poiché su FB dell’Oratorio era stato messo un elenco di “regali” da fare all’Oratorio nel giorno del suo compleanno.
A questo punto non bastano 1.000.000,00 di Grazie a tutti voi. Don Bosco vi direbbe meglio di me, che la carità fatta ai ragazzi o ai poveri porta solo giovamento all’anima.
Miei cari benefattori e mie care benefattrici, sento che si avvicina la fine di mia vita, ed è prossimo il giorno, in cui dovrò pagare il comune tributo alla morte e discendere nella tomba. Prima di lasciarvi per sempre in questa terra, io debbo sciogliere un debito verso di voi e così soddisfare, ad un grande bisogno del mio cuore. Il debito che io debbo sciogliere è quello della gratitudine verso tutto ciò, che voi avete fatto coll’aiutarmi nell’educare cristianamente e mettere sulla via della virtù e dei lavoro tanti poveri giovinetti, affinché riuscissero la consolazione della famiglia, utili a se stessi ed alla società, soprattutto affinché salvassero la loro anima e in tal modo si rendessero eternamente felici.
Senza la vostra carità io avrei potuto fare poco o nulla, colla vostra carità abbiamo invece cooperato colla grazia di Dio ad asciugare molte lacrime e a salvare molte anime. (…)
Convinto che, dopo Dio, tutto il bene fu fatto mediante l’aiuto efficace della vostra carità, io sento il bisogno di esternarvene, e perciò, prima di chiudere gli ultimi miei giorni, ve ne esterno la più profonda gratitudine, e ve ne ringrazio dal più intimo del cuore. (…)
Vi fo eziandio notare come in questi tempi, facendosi molto sentire (a mancanza di mezzi materiati pere educare e fare educare netta fede e nel buon costume i giovinetti più poveri ed abbandonati, la Santa Vergine si costituì essa stessa loro protettrice, perciò ottiene ai loro benefattori e alle loro benefattrice molte grazie spirituali.
Io stesso, e con me tutti i Salesiani, siamo testimoni che molti nostri Benefattori, i quali prima erano di scarsa fortuna, divennero, assai benestanti dopo che cominciarono a largheggiare in carità verso i nostri orfanelli. (…) Se dopo fa mia morte, la Divina Misericordia, pei meriti di Gesù Cristo, e per la protezione di Maria Ausiliatrice, mi troverà degno di essere ricevuto in Paradiso, io pregherò sempre per voi, pregherò per le vostre famiglie, pregherò pei vostri cari, affinché un giorno vengano tutti a lodare in eterno la Maestà del Creatore, ad inebriarsi delle sue divine delizie, a cantare le sue infinite misericordie.
Sempre Vostro obb.mo Servitore Sac. Giovanni Bosco
In Don Bosco, grazie. Don Max